Le alici sarebbero un’ottima opzione se dovessimo scegliere un pesce che più rappresenta la tradizione culinaria mediterranea: utilizzate da nord a sud in numerose ricette regionali, persino nei territori più distanti dalle coste. In Sicilia, fra le ricette più amate che ci sono state tramandate dai nostri nonni, ci sono le alici fritte e le alici marinate.
1. Alici fritte
Particolarmente apprezzate dai bambini e dagli adolescenti, le alici infarinate e fritte sono proprio per loro il pasto ideale, se abbinato ad una buona e ricca insalata, perché forniscono tutti i nutrienti indispensabili per sostenere tutte le delicate fasi di accrescimento. Le alici fanno parte del pesce azzurro del Mediterraneo e sono ricche di una notevole quantità di proteine ad alto valore biologico, nonché sali minerali, soprattutto potassio, iodio, calcio, ferro e fosforo. Il pesce azzurro (così come il pesce dei mari freddi), nelle giuste quantità (andrebbe consumato almeno due volte a settimana), è indispensabile in una dieta antinfiammatoria, grazie al suo naturale contenuto di acidi grassi omega-3, tra cui l’acido eicosapentaenoico da cui l’organismo sintetizza le prostaglandine anti-infiammatorie. Gli acidi grassi omega-3 sono utili a ridurre il colesterolo in eccesso quindi queste preparazioni sono preziose per chi soffre di colesterolo alto. Diventano adatte a chi è celiaco o intollerante al glutine sostituendo la farina bianca con la farina di riso. Anche in questo caso, la frittura svolge un’importante azione di stimolo sul fegato, che si potrà sfruttare anche in dieta dimagrante o in caso di diabete.

Procedimento
La frittura è una modalità di cottura che deve essere eseguita correttamente, cioè con olio extravergine di oliva o di arachidi e rispettando le temperature e i tempi di cottura. Non bisogna mai far raggiungere all’olio il punto di fumo, e bisogna immergere l’alimento quando l’olio è caldo e cuocere finché l’impanatura diventa dorata e croccante, avendo cura di non bruciarla. Si possono utilizzare le alici intere o già pulite (private della testa, della lisca e delle viscere). Ottenuti i filetti si laveranno con acqua fredda delicatamente e si lasceranno scolare. In una casseruola si porterà l’olio a temperatura , avendo l’accortezza di non raggiungere il punto di fumo, poi si immergeranno i filetti gradualmente (uno per volta, per non raffreddare l’olio) dopo averli infarinati. Si friggono pochi minuti poi si saleranno e si lasceranno asciugare su carta assorbente.
2. Alici marinate
Le alici marinate sono perfette in tutti quei casi in cui non è possibile o non è opportuno utilizzare la frittura e sono un’alternativa fresca e veloce alla versione fritta. È vero che il massimo del potere nutrizionale del pesce si ottiene quando è consumato crudo, ma è anche vero che soprattutto in questo caso bisognerebbe avere massima garanzia di freschezza e che il pesce sia stato trattato con l’abbattitore di temperatura prima di essere consumato. La cottura generalmente rende il pesce più gradevole al gusto per alcuni e anche più digeribile, ma spesso con la cottura si perdono molti nutrienti. Il limone ha anche l’effetto di ridurre il contenuto di sodio, tanto da far assumere al pesce un sapore quasi dolciastro, rendendo questa preparazione perfetta per le donne in menopausa e in caso di osteoporosi, anche per il loro contenuto di calcio, e per chi soffre di ipertensione. Utili in caso di anemia perché il limone favorisce l’assorbimento del ferro contenuto sia nel pesce che nel prezzemolo che ne è particolarmente ricco. Ottime in dieta dimagrante, in caso di diabete e di ipercolesterolemia.

Procedimento
Per le alici marinate utilizzate le alici già pulite (private della testa, della lisca e delle viscere). Ottenuti i filetti, lavateli con acqua fredda delicatamente e lasciateli scolare per qualche minuto. Una volta sistemate in modo ordinato in una pirofila, irroratele con abbondante succo di limone, un pizzico di sale, olio extravergine d’oliva, prezzemolo tritato e peperoncino secondo i vostri gusti. Prima di servire e di gustare, lasciatele macerare per almeno 30 minuti.